FRATELLI-Al passo del Garigliano 150 anni dopo
Comprensorio Archeologico di Minturnae (Via Punta Fiume)
9 giugno 2011 –ore 18.00
29 ottobre-2 novembre 1860. Nel ripiegamento verso Gaeta, l’esercito borbonico aveva stabilito sul Garigliano una prima, consistente linea difensiva dove sembrava volesse resistere ad oltranza con una divisione sul basso corso del fiume, una brigata di riserva sui declivi dell’odierna Minturno e una a nord-est sulle colline tra Castelforte e Suio. Dalla riva sinistra del corso d’acqua caro a Dante, una prima avanguardia sabauda, costituita da tre reggimenti di cavalleria, quattro battaglioni bersaglieri e 8 cannoni, tentò il superamento del fiume attraverso il Ponte Real Ferdinando (opera di straordinario valore monumentale progettata dall’Arch. L. Giura e realizzata nella prima metà dell’Ottocento). Raccontano le cronache di opposta ricostruzione di scontri e prove d’ardimento che videro i bersaglieri del settimo battaglione e cacciatori borbonici affrontarsi sulle assi di un ponte ormai privo di tavole tra scariche di fucileria e ripetuti cannoneggiamenti, finchè la costruzione di altri due ponti occasionali e il supporto della flotta dell’Ammiraglio Persano, reso possibile dal disimpegno della flotta francese al largo delle acque di Gaeta, permise all’Armata sabauda il superamento del Garigliano e l’annientamento di due compagnie di soldati duosiciliani rimaste in posizione per proteggere il disimpegno del grosso dei reparti verso Mola di Gaeta, oggi Formia, cara ai Granatieri di Sardegna per la prima medaglia d’oro al valor militare alla bandiera di guerra del suo primo reggimento concessa per la battaglia del 4 novembre 1860.
Dopo Mola, l’assedio di Gaeta, la capitolazione della città il 13 febbraio 1861, la fine delle ostilità e un mese dopo, il 17 marzo, la proclamazione del Regno d’Italia e un disegno unitario con la presa di Roma che si sarebbe compiuto il 20 settembre 1870 quando i bersaglieri passarono a Porta Pia.
Un secolo e mezzo più tardi, la Provincia di Latina, la Soprintendenza per i Beni archeologici del Lazio con la collaborazione del Comune di Minturno ricorderanno quei tre giorni con un evento dove lo spirito di riconciliazione e il valore dell’Unità del Paese nel segno della democrazia, della pace e dei principi della Costituzione si evidenziano già dal titolo: <FRATELLI-Al Passo del Garigliano 150 anni dopo>. Avra’ luogo il 9 giugno venturo partire dalle ore 18.00 presso il Comprensorio Archeologico di Minturnae (Via Punta Fiume-Marina di Minturno). Le Massime Autorità presenti (salvo impedimenti istituzionali dell’ultimo momento) alla manifestazione per la quale l’Unità Tecnica di Missione della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha autorizzato l’uso del logo ufficiale delle celebrazioni: il Sottosegretario di Stato per i Beni e le Attività Culturali, On. Francesco Maria Giro ed il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Gen. C.A. Giuseppe Valotto. Il Presidente della Provincia di Latina, Armando Cusani, il Soprintendente per i Beni Archeologici del Lazio, dott.ssa Marina Sapelli Ragni ed il Sindaco di Minturno, dott. Aristide Galasso, accoglieranno, con Loro, il Prefetto della Provincia, dott. Antonio D’Acunto, alte autorità militari, civili e religiose invitate per l’occasione.
Saranno la Fanfara della Brigata Bersaglieri “Garibaldi” e il picchetto d’onore dell’8° Reggimento Bersaglieri in uniforme storica (è lo stesso picchetto che sfilerà il due giugno in Via dei Fori Imperiali dinanzi al Capo dello Stato) , al suono della marcia d’ordinanza, ad aprire l’evento, attraversando di corsa il Ponte <Real Ferdinando> per simboleggiare, con medesimi significato e spirito della Festa della Repubblica, i valori del’unità nazionale. Cinque le fasi della manifestazione.
La prima: sullo sfondo del Ponte Real Ferdinando sarà scoperto un monumento composto da una campana in bronzo pregiato (l’opera artistica è dell’Antica Fonderia Marinelli di Agnone) del peso di quasi due quintali, con ai lati due steli in marmo dedicate, rispettivamente, ai bersaglieri e a due ufficiali (Il gen. Matteo Negri ed il capitano Domenico Bozzelli) eretti a simboli di tutti quei soldati napoletani che furono leali e ligi fino all’ultimo al proprio giuramento. La campana e le due steli intendono sottolineare lo spirito di riconciliazione e il comune valore espresso dai soldati dell’Esercito Piemontese e dell’Esercito borbonico al Passo del Garigliano, che la Provincia di Latina, in particolare, considera le “radici” dei militari italiani attualmente impegnati fuori area in delicate e rischiose operazioni di peace-keeping.
Dopo la cerimonia nell’area del Ponte borbonico, sarà inaugurato il “Giardino dei Fratelli”: si tratta di un’area di circa 3000 metri quadrati di proprietà dell’Anas che la Provincia ha chiesto ed ottenuto di riqualificare e che costituirà il biglietto di benvenuto nella Riviera d’Ulisse e nella Regione Lazio per i turisti e quanti sceglieranno il litorale, le terme, i comprensori storico-archeologico e i siti d’interesse culturale del territorio pontino come meta di vacanze o visite brevi.
Quindi il rancio al campo. Ambientazione d’epoca per degustare un piatto unico con pietanze piemontesi e borboniche preparate dall’Istituto Professionale Alberghiero (IPSSAR) di Formia, l’Associazione Cuochi del Golfo e dall’Associazione degli Operatori Turistici di Minturno-Scauri, cooordinati dall’Associazione Agroalimentare in rosa.
Prima della conclusiva passeggiata notturna sul Ponte Real Ferdinando, la rappresentazione dell’opera teatrale del drammaturgo e regista Patrizio Ranieri Ciu: <UNO PER TUTTI>. <L’opera partendo dai militi caduti sul ponte del Garigliano, attraverso l’arco del tempo vissuto giunge – spiega l’Autore - a rendere omaggio, uno per tutti, a Matteo Miotto, l’l’ultimo nostro militare colpito da un cecchino in Afghanistan. Il soldato ha intorno a sé un mondo di sentimenti, passioni, affetti e valori individuali che egli sceglie di coniugare con la capacità e la consapevolezza di mettere a disposizione il singolo bene più grande, la vita, in favore di diritti e valori di un’intera collettività. Uno per tutti, vera e propria sentinella di pace”.
Prodotto dall’Associazione culturale Ali della Mente, lo spettacolo andrà in scena al Teatro Romano di Minturnae alle ore 21.30 con la partecipazione della Fanfara della Brigata Bersaglieri Garibaldi, la Rappresentanza delle Uniformi Storiche del 17° R.A.V. <Acqui>, la Compagnia d’Arte teatro “Fabbrica Wojtyla”, il coro <Città della Pace” di Minturno, circa 400 allievi della Scuola Media <Fedele- Sebastiano> di Minturno (la Dirigenza e il corpo dei docenti dell’Istituto, con la collaborazione dei graduati istruttori della Brigata bersaglieri <Garibaldi>, ed il coordinamento di Patrizio Ranieri Ciu hanno svolto un lavoro di preparazione intenso ed ammirevole), 300 dei quali con kepì garibaldino, skakot borbonico, shakot piemontese e <vaire> da bersaglieri realizzati ad hoc dalla Provincia daranno vita agli eserciti che si affrontarono nel 1860.